Draghignazzo
«Draghignazzo anco i volle dar di piglio
giuso a le gambe; onde ’l decurio loro
si volse intorno intorno con mal piglio. »
(XXII, vv. 73-74)
Dà il nome a questo vino il più spigoloso e arcigno della combriccola di diavoli agli ordini di Barbariccia. Balzato irridente dal pennello del nostro Poki (vino su carta), ci presenta sghignazzando questo rosso di nerello mascalese e nerello cappuccio affinato per sei mesi in barrique di rovere.
Dal colore rosso rubino, al naso fine e complesso con aromi di vaniglia, tabacco e frutti rossi. Caldo e sapido al palato con la tannicità che contraddistingue i vitigni etnei. 12,5°